Strategia di migrazione nel cloud: il sistema e i vantaggi passo dopo passo

Pavel Despot

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April 11, 2025

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Pavel Despot ha oltre 20 anni di esperienza nella progettazione, realizzazione e gestione di reti e applicazioni ad alta affidabilità per imprese e gestori di rete. È titolare di due brevetti statunitensi di tecnologia di localizzazione di reti mobili e ha lavorato presso i comitati per la definizione degli standard di CDMA Developer's Group (CDG), Cellular Telecommunications Industry Association (CTIA) e Interactive Advertising Bureau (IAB). In Akamai, Pavel collabora con i team di prodotto dei clienti per migliorare le performance e la sicurezza delle loro offerte XaaS. Il suo lavoro è incentrato sulla modernizzazione delle app e sullo sviluppo dell'affidabilità dei siti; contribuisce spesso ai blog e agli eventi Akamai.

Un'efficace migrazione nel cloud deve produrre un'infrastruttura IT scalabile, resiliente e sicura.
Un'efficace migrazione nel cloud deve produrre un'infrastruttura IT scalabile, resiliente e sicura.

Pubblicato originariamente il 13 giugno 2024; aggiornato ad aprile 2025

Che cos'è una strategia di migrazione nel cloud?

Una strategia di migrazione nel cloud è un piano ben definito che descrive i processi necessari ad un'organizzazione per spostare i dati, le applicazioni e le infrastrutture di cui dispone dai sistemi on-premise o tradizionali ad un ambiente basato sul cloud. Anche se alcune organizzazioni preferiscono gestire un proprio cloud privato, più comunemente, viene utilizzato un cloud pubblico fornito da un provider di servizi.

Ogni anno, aumenta sempre più il numero di aziende che passano al cloud, il che fa lievitare i relativi costi. Consideriamo i seguenti dati:

  • Gartner ha previsto che i costi legati ai servizi di cloud pubblico in tutto il mondo avrebbero raggiunto i 679 miliardi di dollari nel 2024, facendo registrare un aumento del 20,4% rispetto all'anno precedente.
  • Una ricerca condotta da Forrester ha previsto che i ricavi provenienti dai servizi di infrastrutture, database e analisi, sviluppo e applicazioni cloud cresceranno fino a superare il trilione di dollari entro il 2026.
  • Il rapporto sullo stato del cloud nel 2024 stilato da Flexera mostra come sia le aziende che le piccole e medie imprese (PMI) hanno passato sul cloud pubblico almeno la metà dei carichi di lavoro delle loro applicazioni e un numero ancora maggiore di aziende effettuerà questa migrazione nei prossimi 12 mesi.
  • Secondo un sondaggio condotto dal New Stack, si registra una tendenza ad abbandonare i data center on-premise per utilizzare diversi tipi di cloud. Ad esempio, il 98% dei partecipanti al sondaggio ha affermato di aver migrato le loro applicazioni nel cloud pubblico, mentre il 43% di essi ha affermato di aver spostato le loro applicazioni in cloud privati off-premise.

Al momento di formulare una strategia di migrazione nel cloud, un'azienda deve disporre di chiari obiettivi e di un'adeguata pianificazione. In questo blog, desideriamo fornirvi una panoramica completa sul processo di migrazione nel cloud, esaminando i vantaggi principali, le strategie comuni e i passaggi necessari per formulare un'efficace strategia di migrazione nel cloud, oltre alle sfide generalmente correlate a questo processo.

Iniziamo a dare un'occhiata ai vantaggi più importanti offerti dalla migrazione nel cloud.

I principali vantaggi offerti dalla migrazione nel cloud

Alla fine del processo, un'efficace migrazione nel cloud deve produrre un'infrastruttura IT scalabile, resiliente e sicura. L'infrastruttura ideale post-migrazione deve potersi adattare facilmente alle esigenze aziendali in continua evoluzione, supportando, al contempo, l'innovazione e la crescita. E come si può conseguire questo obiettivo? Tra i vantaggi offerti dalla migrazione nel cloud, figurano i seguenti:

  • Risparmio sui costi
  • Performance e disponibilità
  • Scalabilità
  • Trasformazione digitale.
  • Sviluppo più rapido

Risparmi in termini di costi nel cloud

Grazie alla migrazione nel cloud, le organizzazioni possono ridurre in modo significativo sia i costi operativi che di capitale. Il modello dei prezzi basato sul consumo consente alle aziende di pagare solo per le risorse effettivamente utilizzate, il che elimina la necessità di effettuare costosi investimenti in conto capitale in hardware o nell'infrastruttura del data center, nonché nei contratti di assistenza. Inoltre, i costi del cloud vengono gestiti in modo più efficace tramite l'automazione, una migliore allocazione delle risorse e ridotti costi di manutenzione e supporto. Anche considerando i costi necessari per effettuare la migrazione e per rendere operativo un nuovo ambiente, lo spostamento nel cloud è comunque vantaggioso per la maggior parte delle organizzazioni.

Performance e disponibilità del cloud

I principali provider di servizi cloud, come Akamai, AWS (Amazon Web Services), GCP (Google Cloud Platform) e Microsoft Azure, investono notevolmente in hardware, reti e posizioni nel cloud. Un'accurata scelta dei vari tipi di istanze, servizi e posizioni nel cloud migliora le performance, quindi consente alle organizzazioni di velocizzare i tempi di risposta delle applicazioni, ridurre la latenza e migliorare l'efficienza complessiva. Queste piattaforme forniscono anche servizi in grado di aiutare ad ottimizzare le performance, come reti per la distribuzione dei contenuti (CDN), caching e bilanciamento dei carichi di lavoro.

Scalabilità

Uno dei principali vantaggi apportati dal cloud computing tramite un'infrastruttura on-premise tradizionale è la sua capacità di scalare rapidamente le risorse in base alle esigenze del momento, consentendo alle aziende di aggiungere o rimuovere facilmente potenza di elaborazione, capacità di storage o altre risorse in base alle variazioni della domanda.

Ad esempio, una società di e-commerce potrebbe avere la necessità di aumentare le sue risorse durante il periodo natalizio oppure un'azienda che offre contenuti in streaming potrebbe aver bisogno di un'enorme capacità nel corso di un evento live che si svolge in un'unica data. Questo livello di flessibilità aiuta a garantire la capacità di adattarsi alle esigenze in rapida evoluzione e ad un utilizzo ottimale delle risorse. Evitando di incorrere in elevate spese per investimenti finanziari, provisioning eccessivo o sottoutilizzo delle risorse, le aziende che utilizzano il cloud possono risparmiare in termini di costi e migliorare le loro performance.

Trasformazione digitale.

La migrazione nel cloud, spesso, funge da catalizzatore per la trasformazione digitale, incoraggiando le organizzazioni ad adottare tecnologie, metodologie e processi moderni. Grazie alla migrazione nel cloud, le aziende possono semplificare le operazioni, incrementare l'agilità e promuovere una cultura dell'innovazione. Questa trasformazione aiuta le organizzazioni a rimanere competitive in uno scenario aziendale sempre più digitale e frenetico.

Sviluppo più rapido

La migrazione nel cloud, di solito, include la containerizzazione e l'adozione di piattaforme come Kubernetes. Utilizzando Kubernetes in un ambiente cloud, le organizzazioni possono implementare le soluzioni di migrazione nel cloud più rapidamente, allocare le risorse necessarie più velocemente e sfruttare la scalabilità automatica. Queste funzioni aiutano ad aumentare la produttività, riducendo, al contempo, i costi legati all'infrastruttura. Mentre cambiano le condizioni del mercato o le esigenze degli utenti finali, le aziende possono svoltare in modo appropriato e rapido.

Inoltre, vari servizi come le soluzioni SaaS (Software-as-a-Service), IaaS (Infrastructure-as-a-Service) e PaaS (Platform-as-a-Service) forniscono alle organizzazioni gli strumenti di base necessari per migliorare la velocità dello sviluppo. Con implementazioni scalabili e un rapido sviluppo, le aziende possono innovarsi e rispondere alle esigenze del mercato più rapidamente.

Strategie di migrazione nel cloud: le 6 R

Un processo di migrazione nel cloud, di solito, include una o più delle comuni strategie riportate di seguito, conosciute anche come le 6 R della migrazione nel cloud (Figura), tra cui:

  1. Rehosting
  2. Ritiro
  3. Retaining
  4. Re-platforming
  5. Refactoring
  6. Rearchitecting
Cloud Migration Strategies The 6 different types of cloud migration strategies

Rehosting

Noto anche come "lift and shift," il rehosting è lo spostamento di applicazioni e dati nel cloud con poche modifiche o nessuna modifica ai sistemi e alle loro funzionalità. Questa strategia è, spesso, scelta per le sue caratteristiche di velocità e semplicità perché richiede un ridotto investimento iniziale in termini di tempo e risorse. Tuttavia, il rehosting potrebbe non sfruttare completamente le funzionalità native del cloud, limitando così i potenziali miglioramenti in termini di performance e i risparmi in termini di costi.

Ritiro

Durante il processo di migrazione, le organizzazioni potrebbero cogliere l'opportunità per identificare e ritirare applicazioni e dati obsoleti o non più utilizzati. Questa strategia, nota come ritiro, può aiutare a ridurre i costi, le complessità e i rischi per la sicurezza associati con il mantenimento di applicazioni tradizionali. Focalizzandosi sulla modernizzazione e sulla semplificazione dei loro ambienti IT, le aziende possono migliorare l'efficienza e posizionarsi meglio in vista della loro crescita futura.

Questo approccio è diverso dal riacquisto, in cui un'organizzazione sostituisce completamente un componente o un servizio di un'applicazione con un servizio acquistato e basato sul cloud.

Retaining

Alcuni dati o applicazioni potrebbero avere la necessità di rimanere on-premise per scopi di sicurezza, motivi tecnici o requisiti di conformità. Questa strategia riconosce che non tutti i componenti dello scenario IT di un'organizzazione sono adatti alla migrazione nel cloud. Valutando attentamente i sistemi da mantenere on-premise, le organizzazioni possono rimanere conformi e mitigare i potenziali rischi.

Re-platforming

Il re-platforming consiste nell'apportare minime modifiche ad applicazioni o componenti dell'infrastruttura per trarre vantaggio dalle funzioni cloud-native. Queste modifiche possono includere cambiamenti al runtime delle applicazioni, ai database o al livello dei middleware. Il re-platforming può aiutare le organizzazioni a migliorare le performance e la scalabilità, riducendo, al contempo, i costi e richiedendo uno sforzo minore rispetto alle strategie più invasive del refactoring e del rearchitecting.

Refactoring

Il refactoring è la riprogettazione e la riscrittura delle applicazioni, che sono operazioni necessarie per sfruttare appieno le funzionalità del cloud. Questa strategia, spesso, determina un miglioramento delle performance, una maggiore scalabilità e un potenziamento dell'agilità aziendale. Tuttavia, il refactoring può risultare dispendioso in termini di tempo e richiedere un elevato utilizzo di risorse. Questa strategia è, spesso, più adatta alle applicazioni critiche per il successo a lungo termine di un'organizzazione o per quelle che traggono notevoli vantaggi dalle funzioni cloud-native.

Rearchitecting

Il rearchitecting è la progettazione e la creazione di nuovi microservizi e applicazioni cloud-native in sostituzione dei sistemi tradizionali. Questa strategia offre un'opportunità per le organizzazioni che desiderano modernizzare le loro infrastrutture IT e adottare tecnologie innovative, come il computing senza server o la containerizzazione. Anche se questo approccio può risultare complesso e dispendioso in termini di tempo, i vantaggi apportati nel lungo termine ai livelli di performance, scalabilità e flessibilità, spesso, giustificano gli investimenti effettuati.

Dopo aver esaminato i vantaggi della migrazione nel cloud e le strategie comuni, esaminiamo più concretamente cosa deve fare un'azienda per formulare una strategia di successo.

Come formulare un'efficace strategia di mitigazione nel cloud

Un'efficace strategia di mitigazione nel cloud deve allinearsi agli obiettivi di un'organizzazione. Per conseguire gli obiettivi prefissati, è necessario formulare una strategia di migrazione nel cloud che tiene conto dell'attuale scenario IT e stilare una chiara roadmap che consente di raggiungerli. Più specificamente, una strategia di successo deve seguire queste linee guida:

  • Stabilire obiettivi chiari. Tra gli esempi di obiettivi, figurano i risparmi in termini di costi, il miglioramento delle performance o l'incremento dell'agilità aziendale. La definizione di obiettivi chiari aiuta a guidare i processi decisionali tramite il processo di migrazione nel cloud, tra cui selezionare il provider di servizi cloud più adatto, scegliere la strategia di mitigazione più appropriata e stabilire le applicazioni e i componenti dell'infrastruttura che si desidera migrare. Stabilire le metriche da tenere sotto controllo (ad esempio, le spese giornaliere legate alle risorse di elaborazione) prima e dopo il processo di migrazione, in modo da poter riferire alle parti interessate l'efficacia delle operazioni effettuate in termini di costi.
  • Valutare l'attuale scenario IT. Valutando l'attuale scenario IT, potete identificare le applicazioni, i dati e i componenti dell'infrastruttura che sono più adatti alla migrazione. Disporre di un punto di riferimento aiuta a valutare l'efficacia degli aggiornamenti effettuati e della migrazione del cloud.
  • Identificare le interdipendenze e i sistemi critici. Identificando i potenziali colli di bottiglia, i rischi e le aree che richiedono un'attenzione speciale durante il processo di migrazione, le aziende possono pianificare e stabilire meglio le priorità delle loro operazioni di migrazione, assicurandosi di spostare i componenti cruciali in modo coordinato per minimizzare le interruzioni e mantenere la continuità operativa.
  • Prepararsi ad affrontare i rischi e i problemi potenziali. Sono inclusi problemi di sicurezza, conformità e downtime. Le aziende possono prepararsi adeguatamente implementando solidi controlli e creando piani di emergenza. Per molte organizzazioni, un processo di migrazione nel cloud è il momento ideale per rivalutare e riprogettare i propri piani per il disaster recovery.
  • Utilizzare l'automazione e le soluzioni IaC (Infrastructure-as-Code). Utilizzate gli strumenti di automazione e le soluzioni IaC per semplificare l'implementazione, la gestione e la scalabilità delle risorse cloud. Questi tipi di approccio possono aiutare a ridurre il numero di errori umani, a migliorare la coerenza e ad incrementare l'efficienza durante le operazioni nel cloud.

Seguendo queste linee guida, le aziende possono aumentare le loro possibilità di eseguire un'efficace migrazione dei servizi, mitigando, al contempo, i potenziali rischi e i problemi correlati. Per un approfondimento di questo argomento, potete consultare l'eBook Massimizzare il ritorno sugli investimenti nel cloud.

La strategia di migrazione nel cloud in 8 passaggi

Fase 1. Selezionare la strategia di mitigazione nel cloud più appropriata

Scegliete la strategia di migrazione nel cloud più appropriata (o una combinazione di strategie per i diversi carichi di lavoro) in base agli obiettivi e ai risultati delle valutazioni. Non spostate tutto insieme. Sviluppare un piano di migrazione dettagliato che descrive le risorse, le tempistiche e le responsabilità richieste per ciascuna fase del processo di migrazione è cruciale per assicurarsi il successo.

Fase 2. Scegliere il giusto provider di servizi cloud

Valutate le proposte, le funzionalità e i modelli di prezzi offerti dai vari provider per assicurarvi che siano in linea con gli obiettivi, le esigenze e i budget della vostra organizzazione. Tra i principali fattori da considerare, figurano i seguenti:

  • Posizione dei data center
  • Performance
  • Scalabilità
  • Funzioni di sicurezza e conformità
  • Supporto di specifiche tecnologie o piattaforme
  • Funzionalità di integrazione con le applicazioni e i sistemi esistenti
  • Portabilità/minima dipendenza da un unico fornitore

È fondamentale anche valutare la reputazione, il servizio di assistenza ai clienti e la stabilità nel lungo termine di un provider. Ricordatevi di stabilire il cloud più appropriato per ogni carico di lavoro. Le funzionalità, le posizioni e i costi possono variare. Cercate di trarre vantaggio dai punti di forza offerti da ogni soluzione per ciascun carico di lavoro.

Fase 3. Sviluppare un piano di migrazione nel cloud

Per creare un piano di migrazione completo, è necessario descrivere le risorse, le tempistiche e le responsabilità richieste per ciascuna fase del processo di migrazione. Questo piano deve tener conto della strategia di migrazione nel cloud adottata, degli specifici componenti dell'infrastruttura e delle applicazioni da migrare e delle loro dipendenze;

inoltre, deve includere le misure di mitigazione dei rischi e i piani di emergenza previsti per risolvere i potenziali problemi. Un piano di migrazione dettagliato aiuta a garantire una transizione coordinata ed efficiente nel cloud. Non dimenticate di includere le soglie e i piani di rollback.

Fase 4. Stabilire un modello di governance

Definite le policy relative all'utilizzo e alla gestione delle risorse cloud. Il modello di governance adottato deve includere il controllo degli accessi, le misure di sicurezza, la gestione dei costi e i requisiti di conformità. Un chiaro modello di governance aiuta a mantenere la coerenza e le best practice adottate all'interno dell'organizzazione.

Fase 5. Migliorare le competenze e la formazione del personale

Garantite al vostro team le competenze e le conoscenze necessarie per gestire e ottimizzare in modo efficace l'ambiente cloud, tra cui la formazione del personale, l'assunzione di nuovi dipendenti, la collaborazione con esperti del cloud o la selezione di una soluzione cloud in grado di sfruttare le competenze esistenti. Fornire al vostro team le competenze più appropriate è essenziale per garantire il successo dell'adozione del cloud nel lungo termine.

Fase 6. Implementare la migrazione in diverse fasi

Provate e verificate ogni fase della migrazione per garantirvi un'agevole transizione e per minimizzare le interruzioni delle operazioni aziendali.

Fase 7. Monitorare e ottimizzare

Utilizzate i dati di monitoraggio e l'analisi in tempo reale per identificare le aree da ottimizzare, come l'allocazione delle risorse, la gestione dei costi e i miglioramenti del sistema di sicurezza. Il monitoraggio e l'ottimizzazione condotti in modo regolare vi garantiscono di trarre il massimo vantaggio dal vostro investimento nel cloud.

Fase 8. Rivedere e riformulare

Rivedete regolarmente l'efficacia del vostro processo di migrazione nel cloud verificando se soddisfa gli obiettivi aziendali stabiliti nella strategia del cloud. Utilizzate queste informazioni per ridefinire il vostro approccio e apportare continui miglioramenti al vostro ambiente cloud. Questo processo iterativo consente alla vostra organizzazione di adattarsi continuamente alle esigenze aziendali e alle condizioni del mercato in continua evoluzione.

I potenziali ostacoli e le soluzioni per un'efficace strategia di migrazione nel cloud

Anche con l'aiuto di linee guida e operazioni concrete per garantire un'efficace migrazione nel cloud, la vostra organizzazione deve essere consapevole dei problemi che vengono comunemente riscontrati, tra cui:

  • Sicurezza e conformità. Garantire la sicurezza dei dati e soddisfare i requisiti normativi può risultare complesso, specialmente negli ambienti multicloud e del cloud ibrido. Implementate solidi controlli di sicurezza e collaborate con il vostro provider di servizi cloud per mantenere la conformità.
  • Supporto e competenze IT. La migrazione nel cloud richiede nuove conoscenze e competenze in varie aree, tra cui il DevOps, le macchine virtuali (VM) e la containerizzazione. Investite nella formazione del personale esistente o assumete esperti del cloud per supportare il processo di migrazione e i servizi gestiti su base continua.
  • Gestione dei budget e dei costi. Anche se il cloud può farvi risparmiare sui costi, possono sempre insorgere spese impreviste durante la migrazione o a causa di un'errata gestione delle risorse. Stabilite un budget generale e tenete traccia delle spese per evitare di eccedere con i costi.
  • Compatibilità dell'infrastruttura. Non tutte le applicazioni e i sistemi sono compatibili con gli ambienti cloud; l'incompatibilità potrebbe richiedere, infatti, modifiche o sostituzioni. Valutate tempestivamente la compatibilità e pianificate le opportune modifiche.
  • Migrazione e integrità dei dati. Il trasferimento di grandi quantità di dati può essere un processo lungo e soggetto ad errori. Utilizzate strumenti affidabili per la migrazione dei dati e garantite l'integrità dei dati tramite le opportune verifiche.
  • Problemi di downtime e continuità operativa. Minimizzate i problemi di downtime programmando la migrazione nei periodi in cui la domanda è più bassa e stabilendo un piano di rollback in caso di necessità. Implementate le opportune strategie di disaster recovery e backup per garantire la continuità operativa.
  • Gestione dei cambiamenti e difficoltà aziendali. La migrazione nel cloud può influire su workflow, ruoli e responsabilità. Affrontate le potenziali difficoltà aziendali tramite chiare comunicazioni, sessioni di formazione e il coinvolgimento delle parte interessate.

Questi problemi non possono essere ignorati, ma non preoccupatevi: la migrazione nel cloud si realizza con il giusto supporto.

Come ottimizzare il ROI sugli investimenti effettuati nella migrazione nel cloud

Se la vostra organizzazione è pronta a migrare nel cloud, Akamai è pronta a supportarvi con appropriate soluzioni per il cloud, che vi aiutano a progettare e pianificare la vostra strategia di migrazione nel cloud. I servizi di cloud computing offerti da Akamai, che includono la soluzione LKE (Linode Kubernetes Engine), possono aiutarvi a risolvere i problemi correlati alla sicurezza, all'infrastruttura cloud, ai budget e al supporto IT.

Iniziate subito il vostro percorso di migrazione nel cloud.



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